Dreamcast, Street Fighter III: 3rd Strike e 240p

La Dreamcast è una macchina “da sogno” ma a volte la risoluzione a 480i urta i miei istinti da retrogamer, soprattutto nei casi di trasposizione dalle versioni arcade.

Perchè rovinare la brillantezza dei colori originali e le mirabolanti scanlines con un filtro grezzo e una risoluzione, a parer mio, fuori luogo solo per stare al passo coi tempi?

Non tutti però sanno che alcuni giochi della console di casa Sega è possibile testarli nella loro risoluzione nativa, ovvero la 240p, tramite alcuni tricks.

Uno di questi è Street Fighter III 3rd Strike, fighting game di Capcom uscito nel 1999 nelle sale giochi e poi portato nelle case dei giocatori con le versioni Dreamcast per l’appunto, playstation 2 e 3, Xbox e Xbox 360.

Per cambiare le risoluzioni seguite queste istruzioni:

  • modalità 480i, nessuna scanlines, anti-flicker/filtro sprite – Boot normale (non tener premuto nulla)
  • modalità 240p, anti-flicker/filtro sprite – Tieni premuti contemporaneamente il tasto “START” e “Y” fino a quando non compare il logo Capcom
  • modalità 240p – Tieni premuti contemporaneamente il tasto “START” e “L” fino a quando non compare il logo Capcom

A voi giudicare la risoluzione migliore (io non ho dubbi, ma sono di parte):

modalità 480i, nessuna scanlines, anti-flicker/filtro sprite

modalità 240p, anti-flicker/filtro sprite

modalità 240p

Altri giochi Dreamcast compatibili con la modalità 240p:

  • Bangai-O
  • Black Matrix A/D
  • Gunbird 2
  • Gunlord
  • Jo Jo’s Bizarre Adventure
  • Last Blade 2: Final Edition
  • Last Hope
  • Marvel vs Capcom: Clash of Super Heroes
  • Neo XYX
  • Princess Maker Collection
  • Street Fighter III: Double Impact
  • Street Fighter Alpha 3
  • Street Fighter Zero 3
  • Street Fighter Zero 3 for Matching Service
  • The King of Fighters Dream Match 1999
  • The King of Fighters 99 Evolution
  • Twinkle Star Sprites

Alessandro Bulgarelli

Alessandro nasce nel 1974. Appassionato di hardware e di videogiochi non ha mai smesso di coltivare la sua passione. Con un un occhio di riguardo verso gli arcade, si è autocostruito un cabinato per riportare a casa sua quelle emozioni di un periodo ormai passato ma sempre vivo nel suo cuore.

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