Sega Mega Jet ©Retroacademy
Nel 1993, mentre il mondo videoludico si preparava all’arrivo del 32-bit, SEGA lanciò in Giappone un dispositivo tanto curioso quanto raro: il Sega Mega Jet. Ufficialmente creato per l’intrattenimento in volo sui voli ANA (All Nippon Airways), il Mega Jet è una console portatile… senza schermo.
Oggi, trent’anni dopo, è considerata una delle console SEGA più rare e affascinanti mai prodotte, un ponte misterioso tra il Mega Drive e il più celebre Nomad.
E qui su Retroacademy non possiamo che raccontarvi la sua storia, anche perché il nostro Alex ne possiede uno: un pezzo da collezione con le sue storie da raccontare!
Il Sega Mega Jet fu progettato non per essere venduto nei negozi, ma come dispositivo da utilizzare a bordo degli aerei ANA. Ogni postazione era dotata di schermo e connettori per far funzionare la console direttamente dal bracciolo del sedile. I giochi venivano inseriti nel corpo del Mega Jet e controllati tramite i suoi comandi integrati.
Non aveva schermo, batterie o altoparlanti: funzionava solo se collegato a un monitor e a un alimentatore. In sostanza, un Mega Drive compatto e pensato esclusivamente per l’uso in volo.
Il dispositivo venne successivamente rilasciato anche in edizione consumer, ma solo in Giappone e in quantità estremamente limitate. Questo rende oggi il Mega Jet un oggetto di culto tra i collezionisti.
Nel 1995, SEGA lanciò sul mercato americano il SEGA Nomad, considerato il successore spirituale del Mega Jet. A differenza del suo predecessore, il Nomad integrava uno schermo LCD, batteria ricaricabile e porta per controller esterni, rendendolo una vera console portatile.
Il Nomad ebbe più fortuna commerciale, ma condivise molte caratteristiche hardware con il Mega Jet, confermando che questo piccolo esperimento aereo fu in realtà un importante passo evolutivo per SEGA.
Il Mega Jet è l’esempio perfetto di come SEGA abbia sempre avuto il coraggio di sperimentare. Anche se destinato a un uso molto specifico, ha lasciato un’impronta unica nel cuore dei collezionisti e degli amanti delle stranezze hardware. Qui su Retroacademy lo celebriamo non solo come console, ma come simbolo di un’epoca in cui osare era la norma.