Negli ultimi mesi, l’amministrazione statunitense ha introdotto nuovi dazi su metalli e componenti tecnologici, in particolare su alluminio e acciaio provenienti da diversi paesi, inclusa la Cina.
Risultato? Negli USA, i prezzi di alcuni componenti per PC, come case, alimentatori e schede video, stanno già salendo anche del 20%.
Per ora, il mercato europeo è (quasi) al riparo da questi rincari. I prodotti destinati all’Europa vengono spediti direttamente dai produttori asiatici, senza passare per gli Stati Uniti.
Quindi niente dazi USA, niente impennate immediate.
Ma attenzione: se l’Unione Europea dovesse reagire con dazi propri o misure di “ritorsione commerciale”, potremmo assistere a effetti simili anche da noi. Insomma, è una situazione da monitorare.
Se i dazi si estendessero o aumentassero, potremmo vedere rincari su case, GPU, alimentatori e accessori, anche per configurazioni da gaming o retrocomputing.
I dispositivi costruiti in alluminio (come tanti case minimal in stile anni ’90 o tastiere custom) potrebbero essere tra i primi a diventare più costosi.
Console moderne come Switch, PS5 e Xbox potrebbero assorbire i costi più facilmente.
Ma per console retrò, dispositivi FPGA, realizzati in piccole tirature, anche un piccolo rincaro può fare la differenza.
Più difficile stimare un impatto diretto. Tuttavia, se aumentano i costi di accessori e componenti di restauro (es. nuovi case, cavi, ricambi), potrebbero aumentare anche i prezzi su eBay e nei mercatini specializzati.
I nuovi dazi USA hanno già aumentato i prezzi dell’hardware in Nord America
L’Europa per ora è esclusa, ma non è detto che lo resti
Il settore più vulnerabile è quello degli accessori retrò e hardware di nicchia
Monitorare la situazione è fondamentale, soprattutto per chi colleziona, restaura o assembla pc.