Nel 1986, Nintendo lanciava uno dei suoi franchise più misteriosi e innovativi: Metroid.
Con un’atmosfera claustrofobica, un gameplay non lineare e una protagonista celata sotto un’armatura futuristica, il gioco gettò le basi di un nuovo genere e lanciò una leggenda: Samus Aran.
Da quel primo viaggio nei labirinti di Zebes fino alle corse adrenaliniche di Metroid Dread, Samus è cambiata, evoluta, diventata simbolo di potenza e solitudine.
Oggi ripercorriamo insieme le sue tappe più significative.
Il debutto. Grafica 8-bit, atmosfere cupe e musiche inquietanti.
Samus Aran appare inizialmente neutra, ma il colpo di scena finale rivela che sotto l’armatura c’è una donna: rivoluzionario per l’epoca.
Metroid II: Return of Samus su Game Boy espande la lore e introduce i Metroid evoluti.
Super Metroid su Super Nintendo è considerato ancora oggi uno dei giochi più influenti di sempre: esplorazione libera, grafica straordinaria, atmosfera cinematografica.
Con Metroid Prime, la saga si reinventa in prima persona.
Gameplay esplorativo, ambientazioni 3D e immersione totale.
Echoes e Corruption completano la trilogia con toni sempre più oscuri e profondi.
Titolo controverso: miscela 2D/3D e focus narrativo.
Criticato per la rappresentazione debole di Samus sul piano emotivo, ma interessante sul fronte gameplay e regia.
Metroid: Samus Returns (3DS) è un remake reimmaginato di Metroid II, con nuovi controlli e grafica rinnovata.
Metroid Dread (Switch) chiude l’arco narrativo principale, con gameplay frenetico, E.M.M.I. implacabili e una Samus più determinata che mai.
Dopo anni di attesa e rinvii, Metroid Prime 4 si prepara finalmente a fare il suo ingresso in scena su Switch 2, grafica migliorata e ritorno al 3D esplorativo.
Il nome “Samus” si ispira a Pelé (Edson Arantes do Nascimento)
Il primo gioco Metroid aveva tre finali diversi in base al tempo impiegato
Samus è stata uno dei primi protagonisti femminili nei videogiochi mainstream
Il suo DNA è stato fuso con quello dei Chozo, antica razza aliena
I Metroid sono stati creati come forma di cura, non come arma
1986 – Metroid (NES)
Debutto della saga. Atmosfera oscura, esplorazione non lineare. Primo twist: Samus è una donna.
1991 – Metroid II: Return of Samus (Game Boy)
Samus in missione per sterminare i Metroid su SR388. Inizia il legame profondo con la creatura.
1994 – Super Metroid (SNES)
Capolavoro assoluto. Vasto mondo esplorabile, atmosfera cinematografica. Nasce il “metroidvania”.
2002 – Metroid Prime (GameCube)
La serie passa alla prima persona. Immersione totale su Tallon IV. Inizia la trilogia 3D.
2004 – Metroid Zero Mission (GBA)
Remake del primo Metroid con grafica migliorata, nuove meccaniche e una Samus più espressiva.
2004 – Metroid Prime 2: Echoes (GameCube)
Atmosfere più cupe, realtà alternate, sfide complesse.
2007 – Metroid Prime 3: Corruption (Wii)
Samus viaggia tra pianeti e affronta la Phazon finale. Motion control ben integrati.
2010 – Metroid: Other M (Wii)
Il gioco più controverso. Più storia e introspezione, ma opinioni contrastanti su Samus.
2017 – Metroid: Samus Returns (3DS)
Remake reimmaginato di Metroid II. Azione più dinamica e grafica moderna.
2021 – Metroid Dread (Switch)
Conclude la saga principale. Samus contro gli E.M.M.I., tensione altissima, gameplay rifinito.
2025 – Metroid Prime 4 (Switch 2)
Il grande ritorno in 3D, in sviluppo da anni. Atteso come uno dei titoli di punta della nuova generazione Nintendo.
Samus Aran non è solo un’eroina: è una leggenda digitale.
Ogni sua missione è un frammento di storia videoludica.
E anche se cambiano le console, lei resta sempre la cacciatrice più temuta della galassia.