Correva l’anno 2000 e Nintendo, con una mossa da palcoscenico, mostrava al mondo il suo nuovo gioiello: il GameCube. Lo fece durante lo storico evento SpaceWorld, una fiera giapponese che negli anni ’90 e 2000 era un misto di magia, mistero e hype per ogni fan Nintendo.
Quel giorno, accanto ai trailer di Metroid Prime e demo mai rilasciate, fecero capolino alcuni prototipi del GameCube, mai destinati alla vendita. Ed è proprio uno di questi modelli ultra-rari che oggi torna a far parlare di sé: uno dei pochissimi esemplari sopravvissuti è stato messo ufficialmente all’asta.
Il modello in questione presenta variazioni estetiche che lo distinguono dalla versione finale uscita nel 2001:
Coperchio superiore con finestra trasparente, per ammirare il disco mentre gira.
Tasto “Open” senza incavo centrale, insolito rispetto al design definitivo.
Linee della scocca leggermente diverse sui lati.
Dettagli minimi, certo, ma per i collezionisti sono differenze che fanno battere il cuore. E va detto: questo prototipo non è funzionante, essendo stato creato solo come unità dimostrativa per lo show.
A proporre questo pezzo da museo è Donny Fillerup, fondatore del sito Console Variations e collezionista noto nella community. Dopo averlo ritirato da eBay, dove era apparso a 100.000 dollari, il prototipo è ora all’asta su Heritage Auctions.
La base d’asta era di appena 525 dollari, ma il prezzo è destinato a lievitare: si stima che esistano solo cinque prototipi come questo in tutto il mondo.
Vai all’asta ufficiale su Heritage Auctions
Questo GameCube non è solo un oggetto da collezione: è un frammento di una Nintendo che sperimentava, che stregava il pubblico prima ancora che il gioco partisse. È l’eco di un’epoca in cui gli eventi come SpaceWorld erano il palcoscenico delle meraviglie. E questi prototipi sono gli ultimi testimoni fisici di quei giorni irripetibili.
Lo SpaceWorld 2000 fu anche il primo evento dove vennero mostrati Luigi’s Mansion e una primissima tech demo di The Legend of Zelda, rimasta impressa nella memoria di molti fan ma mai trasformata in un gioco vero e proprio.
I prototipi del GameCube avevano nomi in codice come “Project Dolphin” e utilizzavano un formato disco miniaturizzato, scelta che avrebbe caratterizzato l’intera generazione della console.