Retrogaming

Captain Blood: il capolavoro sci-fi che volò sulle note di Jean-Michel Jarre

Nel 1988 un videogioco visionario unì grafica aliena, dialoghi a icone e la magia elettronica di “Ethnicolor” per creare un’esperienza unica

Captain Blood, conosciuto anche come L’Arche du Capitaine Blood, è un titolo di culto sviluppato da ERE Informatique e pubblicato nel 1988 per Atari ST, Amiga, Commodore 64, DOS.

All’epoca si distingueva per la sua proposta audace: un’interfaccia di dialogo basata su icone (il sistema UPCOM), una grafica ispirata a H.R. Giger, un’esplorazione spaziale psichedelica e un concept narrativo fuori dagli schemi.

La vera perla è la musica di apertura: un adattamento del pezzo Ethnicolor, tratto dall’album Zoolook del 1984, di Jean-Michel Jarre.

L’utilizzo del brano fu frutto di un’operazione di sampling autorizzata: Philippe Ulrich, creatore del gioco, estrasse un campione da Ethnicolor per dar vita all’introduzione musicale, mentre il resto della colonna sonora fu composto internamente.

Atmosfera surreale e immersione totale
Immagina di trovarti all’interno di un’astronave aliena, con le icone UPCOM che pulsano sullo schermo mentre la musica elettronica di Jarre – ricca di texture, ritmo e atmosfera – ti avvolge. Questo layering sensoriale ha donato al gioco quel fascino surreale e ricco di personalità che ancora oggi lo rende una pietra miliare per gli appassionati di retrogaming.

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Jennifer

Appassionata di retrogaming, racconta storie di console leggendarie, computer che hanno fatto la storia e giochi che hanno acceso intere generazioni, sempre con un pizzico di nostalgia e tanta curiosità.