Aspyr Media ha rilasciato un hotfix per la seconda patch della raccolta Tomb Raider IV–V–VI Remastered, rimuovendo ufficialmente tutti i contenuti vocali generati tramite intelligenza artificiale.
“Abbiamo risolto il problema rimuovendo ogni voce creata con AI, mantenendo comunque i miglioramenti dell’aggiornamento precedente.
Ci scusiamo per eventuali disagi causati. Per qualsiasi problema, potete contattare il nostro supporto clienti.”
(comunicato ufficiale Aspyr – 22 settembre 2025)
La polemica è scoppiata quando Françoise Cadol, storica voce francese di Lara Croft nei videogiochi anni ’90 e nei film con Angelina Jolie, ha intrapreso un’azione legale contro Aspyr. Secondo l’attrice, alcune battute inedite aggiunte nelle versioni rimasterizzate sarebbero state realizzate replicando il suo timbro vocale tramite AI, senza autorizzazione né preavviso.
La scoperta è avvenuta dopo l’aggiornamento di agosto: Cadol avrebbe notato differenze evidenti tra le nuove battute e le sue registrazioni originali.
Il suo team legale ha inoltrato una richiesta formale per: il ritiro del gioco dal commercio,la comunicazione dei dati di vendita relativi alla versione con contenuti AI.
“Si percepisce subito un effetto metallico marcato, l’intonazione è piatta o esagerata. Il timbro però è chiaramente quello di Françoise.”
— Jonathan Elkaim, avvocato di Cadol
Le prime segnalazioni sono arrivate da @infinitytombraider.bsky.social, fan account francese dedicato alla saga, che ha notato l’anomalia subito dopo il rilascio della patch. In breve tempo si è diffusa la notizia che Cadol non fosse mai stata contattata per registrare nuove battute e che non avesse mai dato il consenso per un utilizzo della sua voce, men che meno tramite AI.
La vicenda ha avuto eco anche presso Paul Douglas, co-creatore del primo Tomb Raider del 1996 insieme a Toby Gard, che ha commentato: “Not cool. Not classy.”
La situazione si inserisce in un contesto più ampio e delicato. In Francia, i doppiatori hanno lanciato da tempo la campagna #TouchePasMaVF (“Non toccate la mia versione francese”) contro l’uso non autorizzato delle loro voci per l’addestramento o la riproduzione tramite AI. Un tema che tocca da vicino diritti, identità e dignità artistica, oggi più che mai in discussione nel mondo della tecnologia e dell’intrattenimento digitale.
Il caso Tomb Raider Remastered potrebbe rappresentare un punto di svolta: l’uso dell’intelligenza artificiale in ambito vocale non può prescindere da consenso, compenso e rispetto per chi, con la propria voce, ha dato vita a personaggi iconici. Aspyr ha fatto marcia indietro, ma il dibattito è più aperto che mai.