©Psygnosis
A trent’anni di distanza, WipEout è considerato uno dei racing game più riconoscibili degli anni ’90, non solo per la velocità e la difficoltà, ma anche per il suo stile grafico e musicale distintivo.
Sviluppato da Psygnosis (poi acquisita da Sony), WipEout proponeva gare futuristiche a bordo di veicoli antigravitazionali. I circuiti erano veloci e tecnici, mentre l’estetica, curata dal collettivo grafico The Designers Republic, contribuiva a posizionare il gioco all’interno di un immaginario visivo molto moderno per l’epoca.
La colonna sonora includeva brani di artisti elettronici come Leftfield e The Chemical Brothers, elemento che contribuì a legare il gioco alla scena musicale e giovanile del tempo.
Negli anni successivi arrivarono numerosi capitoli, tra cui: WipEout 2097 (1996), Wip3out (1999), WipEout Fusion (PS2), WipEout Pure e Pulse (PSP), WipEout HD (PS3) e WipEout 2048 (PS Vita)
Ciascun episodio ha introdotto miglioramenti tecnici e nuove direzioni artistiche, pur mantenendo l’identità della serie.
Nel 2024 è stato pubblicato il volume illustrato WipEout Futurism, dedicato alla storia visiva e culturale del franchise. Un’occasione per riscoprire lo stile unico del gioco, ancora apprezzato da molti fan e collezionisti.
WipEout ha rappresentato per Sony una vetrina importante, contribuendo a distinguere PlayStation rispetto alle console concorrenti degli anni ’90. A distanza di tre decenni, resta un esempio riuscito di come videogioco, musica e design possano dialogare in modo coerente.