Screenbound: il platform 5D che unisce 2D e 3D in un solo gioco
Arriva il titolo più creativo dell’anno: preparati a cambiare prospettiva
Nel panorama degli indie moderni ogni tanto spunta qualcosa che ci fa dire: “Aspetta cosa sto guardando?”. È il caso di Screenbound, un platform “a doppia percezione” che fonde in modo geniale il mondo dei giochi 2D con quello dei 3D. E lo fa con stile, ironia e una meccanica che sembra uscita da un sogno tra un Game Boy e Mirror’s Edge.
Nel cuore del gameplay di Screenbound c’è una trovata tanto semplice quanto geniale: il giocatore si muove in un ambiente 3D in prima persona, ma vede e interagisce anche con un mondo 2D a scorrimento attraverso un dispositivo portatile virtuale chiamato Qboy (un tributo neanche troppo velato al buon vecchio Game Boy).
Mondo reale o mondo sullo schermo? Entrambi!
La sfida è proprio questa: scale, trappole, nemici e oggetti esistono talvolta solo su uno dei due piani di gioco. Ti troverai a saltare nel vuoto in 3D fidandoti di una piattaforma vista solo nello schermo del Qboy. Un trip per le sinapsi. Ma un trip bello forte.
Non è solo una questione di meccanica: Screenbound ha anche un’anima narrativa. Interpreti un giovane che trova nel garage di casa un Qboy dimenticato, costruito dalla madre, ex scienziata brillante e misteriosa. Esplorando i mondi paralleli, emergeranno segreti familiari, indizi sul passato e glitch che fanno emergere la vera natura del dispositivo.
L’atmosfera? Un mix tra Fez, Pony Island e i migliori episodi di Black Mirror. Ogni livello è un piccolo enigma da decifrare non solo con i salti, ma con l’intuito.
Uno dei punti forti di Screenbound è il suo editor di livelli, che permette di disegnare schermate 2D stile pixel art e vederle “prendere vita” in automatico in ambienti 3D.
Il gioco è stato mostrato in anteprima durante l’OTK Games Expo 2024 e ha già conquistato critica e pubblico. Al momento, Screenbound non ha una data d’uscita ufficiale, ma è disponibile su Steam per essere aggiunto alla lista dei desideri
