Perfect Dark compie 25 anni: lo sparatutto Rare ritorna

Joanna Dark e il mondo di DataDyne: nostalgia, tecnica e nuove speranze per il reboot

Il 22 maggio 2000, nel pieno crepuscolo dell’era Nintendo 64, Perfect Dark veniva lanciato sul mercato europeo, facendo breccia nel cuore di milioni di giocatori e raccogliendo l’eredità pesantissima di GoldenEye 007. Ma non era solo un seguito spirituale: era un balzo in avanti, un gioco che sognava il futuro.

Dietro al progetto c’era Rare, il leggendario studio britannico che negli anni ’90 aveva sfornato gemme come Donkey Kong Country, Banjo-Kazooie e Blast Corps. Con Perfect Dark, il team guidato da Martin Hollis decise di esplorare un immaginario cyber-noir, fortemente ispirato a film come Ghost in the Shell, Blade Runner e The X-Files.

La protagonista, Joanna Dark, è stata una delle prime eroine credibili e carismatiche dei videogiochi 3D. Addestrata, brillante e letale, con il codice in nome ispirato a Jeanne d’Arc, Joanna incarnava un nuovo modello di eroina: lontana dagli stereotipi e perfettamente integrata nel mondo narrativo in cui si muoveva.

Perfect Dark non era solo “bello da vedere” – per gli standard dell’epoca – ma ambiziosissimo sul piano tecnico. Eccone alcune chicche:

  • IA adattiva: i nemici prendevano copertura, chiamavano rinforzi, reagivano in base al tuo stile.

  • Armi con funzioni secondarie: il fucile da cecchino con visione a raggi X, la pistola silenziata con modalità trappola… pura avanguardia.

  • Modalità Co-op e Counter-op: Rare inserì una modalità in cui un secondo giocatore controllava i nemici, creando uno degli split-screen più originali della storia.

  • Expansion Pak obbligatorio per la campagna: una mossa controversa, ma che permise di spingere il motore grafico al massimo.

Il multiplayer: un laboratorio per il futuro

Chiunque abbia posseduto un Nintendo 64 ricorda le serate con amici a sfidarsi in arene piene di bot, gadget fantascientifici e opzioni di personalizzazione infinite. Perfect Dark offriva:

  • Mappe ispirate e labirintiche (la mitica Felicity!),

  • Fino a 4 giocatori in locale, più 8 bot programmabili,

  • Modalità originali come King of the Hill, Capture the Briefcase e Hacker Central,

  • Editor delle missioni per personalizzare le sfide.

Insomma, un sandbox multigiocatore prima ancora che esistessero i sandbox.

Curiosità

  • Il nome in codice iniziale del gioco era “Velvet Dark”, poi abbandonato perché troppo “soft”.

  • Il team di sviluppo comprendeva soli 17 membri, molti dei quali provenienti da GoldenEye.

  • Il gioco è pieno di Easter egg, tra cui un cervello alieno nascosto e riferimenti al Rare-verse.

  • La colonna sonora, composta da Grant Kirkhope e Graeme Norgate, è considerata una delle migliori su N64.

Dopo l’episodio per Xbox 360 (Perfect Dark Zero, 2005), il franchise è rimasto in letargo per anni. Ma durante l’Xbox Game Showcase 2024, Microsoft ha annunciato un reboot ufficiale in sviluppo presso The Initiative, uno studio interno formato da veterani di Naughty Dog, Crystal Dynamics e Rockstar.

Il reboot non sarà collegato narrativamente all’originale del 2000, rendendolo accessibile anche a chi non ha mai giocato la versione N64. Tuttavia, non mancheranno riferimenti, citazioni e omaggi pensati per i fan storici. Il mondo di gioco, questa volta, è ambientato in un futuro prossimo segnato da catastrofi ambientali chiamate La Cascata. A fronte di questi eventi globali, una mega-corporazione – Core Mantis – ha creato un sistema chiamato GEN Network, installato al Cairo, per “ricostruire l’equilibrio naturale”.

La protagonista sarà ancora lei, Joanna Dark, ora agente d’élite della rinnovata dataDyne, in missione per catturare Daniel Carrington, il criminale più ricercato del pianeta. Una svolta narrativa sorprendente per chi ricorda Carrington come alleato nel gioco originale.

L’attesa è alta. E il 25º anniversario potrebbe essere il momento perfetto per svelare qualcosa in più.

Perfect Dark non era solo uno sparatutto: era un piccolo miracolo tecnico, una dichiarazione d’intenti, un sogno cyberpunk su cartuccia. 25 anni dopo, è tempo di rimettere mano al Falcon 2 e tornare a infiltrarci nel DataDyne.

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