Project Milo: il gioco cancellato che voleva simulare l’affetto umano

Durante la Nordic Game Conference 2025, Peter Molyneux ha condiviso nuovi dettagli su Project Milo
Presentato per la prima volta nel 2009 come dimostrazione tecnica per Kinect (all’epoca noto come Project Natal), Project Milo permetteva ai giocatori di interagire con un ragazzo virtuale di nome Milo, utilizzando riconoscimento vocale e gestuale. Nonostante l’entusiasmo iniziale, il progetto è stato successivamente cancellato.
Molyneux ha spiegato che l’obiettivo era offrire un’esperienza in cui il giocatore potesse “passare del tempo con qualcuno che ti ama”, spostando l’attenzione dai tradizionali elementi di gioco a un’interazione più personale e affettiva. Ha descritto l’esperienza come “magica”, sottolineando che non si trattava di eroi o scenari apocalittici, ma di sperimentare cosa significhi essere amati.
Il progetto è stato abbandonato a causa di cambiamenti nella strategia di Microsoft riguardo a Kinect, che ha portato a una riduzione delle funzionalità previste e a una focalizzazione su giochi più orientati al movimento fisico. Secondo Molyneux, la decisione di non proseguire con Project Milo è stata influenzata anche dalla percezione che Kinect dovesse essere principalmente un dispositivo per giochi di gruppo e attività fisiche, piuttosto che per esperienze narrative profonde.
Sebbene Project Milo non sia mai stato completato, il suo concetto ha influenzato successivi sviluppi nel campo dell’interazione uomo-macchina e rimane un esempio di come l’industria videoludica abbia esplorato nuove forme di coinvolgimento emotivo.
Peter Molyneux, noto per aver creato capolavori come Populous, Black & White e Fable, è anche celebre per le sue promesse ambiziose e i progetti mai concretizzati. Ecco alcuni dei suoi titoli cancellati o mai completati:
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BC (per Xbox): un ambizioso survival preistorico sviluppato da Intrepid Games e Lionhead, dove i giocatori dovevano guidare un clan umanoide nella lotta per la sopravvivenza. Annullato nel 2004.
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The Room: non quello di Tommy Wiseau, ma un gioco sperimentale a tema filosofico, che secondo alcune voci doveva essere una simulazione narrativa “esistenziale”. Mai annunciato ufficialmente.
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Dimitri: altro misterioso progetto Lionhead, menzionato da Molyneux come “un gioco sulla vita di un uomo, dalla nascita alla morte”, poi confluito forse spiritualmente in Fable.
Mentre Project Milo non è mai diventato realtà, la sua ambizione vive in molti titoli che cercano di creare un legame emotivo con il giocatore. Alcuni esempi notevoli:
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The Last Guardian – dove il legame tra il protagonista e la creatura Trico è il fulcro dell’esperienza.
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Animal Crossing – che, con le sue routine quotidiane e i suoi personaggi affettuosi, costruisce relazioni rilassanti e gratificanti.
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Detroit: Become Human – esplora direttamente il confine tra umano e sintetico, e le emozioni che nascono tra i due.