Hang-On compie 40 anni: il gioco che ha rivoluzionato il racing arcade

Dalla genesi di Yu Suzuki alla svolta “taikan”: la rivoluzione motoristica di metà anni ’80
Hang-On, il celebre arcade racing di Sega, celebra nel 2025 i suoi primi 40 anni. Progettato da Yu Suzuki e lanciato alla metà degli anni ’80, è stato il primo titolo della cosiddetta generazione Super Scaler, con grafica 16‑bit che simulava la tridimensionalità in pieno stile arcade.
Inizialmente immaginato per sfruttare un meccanismo a barra a torsione, Hang-On è divenuto famoso per il suo cabinet “ride-on”: una fedele motocicletta in metallo dotata di sensori che ne rilevavano l’inclinazione, creando un’esperienza immersiva e pionieristica.
Il nome deriva dal modo di correre nelle curve: “hang on” significava appendersi alla moto per girare più velocemente.
Nel 1985, Hang-On diventò il gioco da sala più redditizio sia in Giappone sia negli USA, grazie al potente hardware che offriva una grafica dinamica e un gameplay coinvolgente.
Ebbe un impatto tale da lanciare una vera e propria rinascita degli arcade: nacque così il genere dei taikan games, di cui sono esempi Space Harrier, Out Run e After Burner.
Curiosità
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Suzuki e Yoji Ishii si sono ispirati al pilota Freddie Spencer per disegnare moto e casco, e alla cultura delle gare GP 500
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Hiroshi Kawaguchi compose un accompagnamento ritmico con chitarre e batteria, rara scelta rock per l’epoca
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La versione deluxe montava un interruttore per registrare la massima inclinazione – chi curvava davvero forte tagliava più tempo .
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Il gioco è comparso anche in Shenmue come minigioco, e ha avuto una versione ridotta chiamata Hang-On Jr. su cabinet verticali
Nel 1987 uscì Super Hang-On, seguito con modalità selezionabili e turbo, per proseguire la saga arcade; nel ’95 con Hang-On GP per Sega Saturn la serie ha chiuso un’epoca.
L’influenza di Hang-On è evidente nei simulatori più moderni, nel movimento dei cabinati motoristici e nelle esperienze immersive ibride.
Lo sapevi?
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Hang-On ha venduto circa 20.000 cabinati nel mondo, impressionante per un’epoca con limiti tecnici.
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Fu il primo titolo Sega a usare la scheda Super Scaler, progenitrice delle tecnologie 3D di base.
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Le “taikan technologies” nascono proprio da questo gioco: cab design e controlli avanti di decenni rispetto al PC