Microsoft rilascia il codice sorgente del BASIC per MOS 6502

Il mitico interprete BASIC, cuore dei PET, C64 e Apple II, è ora disponibile per tutti sotto licenza MIT

Una piccola grande rivoluzione è appena avvenuta nel mondo del retrocomputing: Microsoft ha reso pubblico il codice sorgente del suo BASIC per il processore MOS 6502, sotto licenza open source MIT. Un gesto che non è solo simbolico, ma rappresenta un tributo concreto a uno dei software più iconici degli anni ’70 e ’80.

Parliamo del BASIC M6502 8K Versione 1.1, sviluppato nel 1976 da Bill Gates e Ric Weiland, e poi adattato per moltissimi home computer dell’epoca: dal Commodore PET all’Apple II, passando per il VIC-20 e il mitico Commodore 64.

Quello rilasciato è un vero e proprio interprete BASIC completo, scritto in assembly 6502: 6.955 righe di codice che raccontano meglio di qualunque documentario l’evoluzione della programmazione accessibile. Il codice comprende un tokenizer, parser, gestione della memoria dinamica, calcoli in virgola mobile, array, editor di righe e molto altro. Tutto pensato per girare in meno di 8 KB di ROM.

Il cuore era lo stesso, ma il codice era modulare e adattabile a varie piattaforme OEM grazie a direttive condizionali: bastava cambiare una riga e il BASIC si trasformava per girare su Apple II (REALIO=4), PET (REALIO=3), KIM-1, AIM-65, Ohio Scientific… e persino alcune versioni arcade.

Tra i tanti dettagli affascinanti emersi dal codice sorgente, spiccano alcuni Easter egg da veri nerd DOC. Due label misteriose, STORDO e STORD0, sono state confermate dallo stesso Bill Gates nel 2010 come un “scherzo interno”. C’è anche la parola “MICROSOFT!” nascosta nel codice per Commodore BASIC 2, codificata in PETSCII con bit offuscati, per risparmiare memoria senza rinunciare a un po’ di firma personale.

Tra gli altri contributi tecnici spicca quello di John Feagans di Commodore, che nel 1978 collaborò con Microsoft per migliorare la gestione della memoria e l’algoritmo di garbage collection. Il risultato? Il celebre BASIC V2 del PET, vera pietra miliare dell’informatica a 8 bit.

Dimentichiamoci per un attimo i linguaggi moderni: negli anni ’80, scrivere un programma in BASIC era il primo passo verso il mondo della programmazione per milioni di utenti. Grazie a un accordo da 25.000 dollari con Commodore, Microsoft fornì la licenza perpetua del suo BASIC, che diventò il linguaggio “di default” sui PET, VIC-20 e C64.

Allo stesso modo, la versione per Apple II – ribattezzata Applesoft BASIC – fu determinante per il successo della piattaforma di Steve Jobs e Wozniak. Il fatto che lo stesso interprete girasse su macchine tanto diverse è un capolavoro di ingegneria software ante litteram.

Dopo GW-BASIC, MS-DOS 4.0 e Altair BASIC, Microsoft continua il suo cammino di liberazione del codice storico. La licenza MIT permette a tutti – sviluppatori, studiosi, emulatori, curiosi – di esplorare, modificare, condividere e persino integrare il BASIC 6502 nei propri progetti.

La scena retrocomputing, sempre più attiva grazie a emulatori, FPGA, e nuove repliche hardware, ha accolto con entusiasmo la notizia. Perché non si tratta solo di codice, ma di un frammento vivo della memoria collettiva di chi ha imparato a programmare digitando 10 PRINT "HELLO" su uno schermo blu.

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Jennifer

Appassionata di retrogaming, racconta storie di console leggendarie, computer che hanno fatto la storia e giochi che hanno acceso intere generazioni, sempre con un pizzico di nostalgia e tanta curiosità.

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