Il co-creatore di Tomb Raider attacca l’uso dell’IA nei remaster

Paul Douglas, co-creatore della saga di Tomb Raider, scende in campo contro l’uso dell’intelligenza artificiale nelle riedizioni moderne
Tutto è cominciato con la Patch 2 dei remaster Tomb Raider IV, V e VI, rilasciata da Aspyr: nuove linee vocali sono apparse nella versione francese. Fin qui, nulla di strano.
Ma un fan ha segnalato che Françoise Cadol, storica doppiatrice di Lara Croft in Francia, non sarebbe mai stata contattata né coinvolta. Peggio: le frasi sembrerebbero generate tramite IA usando registrazioni passate della sua voce, a sua insaputa.
A intervenire è Paul Douglas, figura chiave nella creazione del primo Tomb Raider (1996):
GenAI used in this way:
Not cool.
Not classy.— Paul Douglas (@cnhyv.bsky.social) 16 agosto 2025 alle ore 12:20
Parole chiare e affilate, che suonano come un’eco di giustizia retrò in un mondo sempre più artificiale.
La reazione in Francia è stata immediata. L’hashtag #TouchePasMaVF (“Non toccate la mia versione francese”) ha raccolto centinaia di adesioni, con richieste pubbliche rivolte ad Aspyr:
-
Rimuovere ogni contenuto generato con IA
-
Scusarsi con l’attrice coinvolta
-
Pubblicare trasparenza su voci e asset usati nei remaster
Nel frattempo, alcuni utenti su Steam e Reddit hanno sollevato dubbi anche su texture e asset grafici, ipotizzando l’uso di generatori IA anche sul versante visivo. Le discussioni restano accese:
-
Qualcuno parla di “look da Midjourney economico”
-
Altri difendono il team, sostenendo che le immagini sarebbero state ritoccate manualmente con cura
Ma una cosa è chiara: la fiducia si sta incrinando.