Il debutto teatrale di Castlevania: la saga Konami diventa un musical

La compagnia tutta al femminile Takarazuka Revue reinterpreta la saga gotica di Konami in uno spettacolo teatrale senza precedenti
Quando il gotico incontra il glamour, il risultato è magia pura. E questa volta, la magia arriva direttamente dal Giappone, dove una delle saghe più iconiche della storia dei videogiochi, Castlevania, sta per debuttare in una veste completamente inedita: un musical allestito dalla celebre compagnia femminile Takarazuka Revue.
Nata nel lontano 1914, la Takarazuka Revue è un’istituzione teatrale giapponese che mette in scena spettacoli musicali con cast interamente femminili, spesso adattando classici della letteratura, dell’animazione e persino del cinema hollywoodiano. Questa volta, però, ha deciso di avventurarsi in un territorio oscuro, nebbioso e affascinante: quello di Castlevania.
Il musical si intitola 「Under the Moon」, e debutterà nel 2025 come parte della stagione della troupe Moon Troupe della compagnia. Al centro della scena ci sarà Adrian Fahrenheit Ţepeş, meglio noto come Alucard, l’affascinante e tormentato figlio di Dracula.
Da quanto sappiamo, Under the Moon sarà liberamente ispirato ai personaggi e all’atmosfera della serie Konami, con un focus narrativo probabilmente vicino a quello della serie Netflix o dei giochi come Symphony of the Night. Il tutto però rivisitato secondo la sensibilità estetica della Takarazuka: costumi sontuosi, coreografie drammatiche, musiche orchestrali e quell’inconfondibile pathos teatrale che trasforma ogni scena in una dichiarazione d’amore all’arte.
Le prime immagini promozionali e i nomi delle interpreti — come Tsukishiro Kanato nei panni di Alucard — stanno già facendo impazzire gli appassionati, tra cosplay, fan art e un rinnovato interesse per il lato più romantico e malinconico di Castlevania.
Che un videogioco possa ispirare uno spettacolo teatrale non è più una novità, ma Castlevania è tra i pochi franchise ad avere la statura mitologica per trasformarsi con naturalezza in un’opera lirica moderna. La storia della famiglia Belmont, le lotte contro Dracula, i dilemmi di Alucard tra bene e male: tutto è già scritto come una tragedia shakespeariana, ma con boss fight.
E in fondo, anche questo è retrogaming: vedere come le icone del passato continuano a vivere, trasformarsi e ispirare nuove forme d’arte. Dalla Famicom al palcoscenico, dal pad alla platea: Castlevania dimostra ancora una volta di essere un’opera senza tempo.
Questo progetto ci fa anche riflettere su come Konami, pur latitante sul fronte dello sviluppo videoludico, stia continuando a valorizzare i suoi brand storici in modi creativi. Se da un lato i fan sognano un nuovo Castlevania a livello videoludico, dall’altro possiamo consolarci con un’espansione dell’universo narrativo in territori nuovi e affascinanti.