Sega Heavyweight Champ (1976): i progetti perduti riemergono in Italia

Scoperti a Bologna i blueprint del leggendario picchiaduro arcade degli anni ’70
Il Tilt! di Bologna ha ritrovato i progetti originali di Heavyweight Champ (1976), il gioco Sega considerato il primo a mostrare il combattimento corpo a corpo e un personaggio di colore nei videogiochi. Una scoperta storica per la preservazione del retrogaming.
Un ritrovamento storico in Italia
La storia dei videogiochi è fatta anche di titoli che il tempo ha quasi cancellato. Uno di questi è Heavyweight Champ, arcade firmato Sega nel 1976, a lungo ritenuto un’opera perduta.
Ora, grazie al lavoro del Tilt! Museum di Bologna e alla passione di Federico Croci (fondatore del museo) e Leandro Macrini (Bologna Nerd), sono stati ritrovati i blueprint originali della macchina arcade.
Perché Heavyweight Champ era così importante?
Uscito nei primi anni della “golden age” degli arcade, Heavyweight Champ viene considerato dagli storici un titolo rivoluzionario:
-
primo videogioco a rappresentare il combattimento corpo a corpo,
-
prima apparizione di un personaggio di colore in un videogioco,
-
un’esperienza che anticipava i futuri picchiaduro e giochi sportivi.
Eppure, nonostante la sua importanza, nessun cabinato funzionante è sopravvissuto. L’ultimo avvistamento risale a un’asta giapponese del 2019, con foto che mostravano una macchina in pessime condizioni.
Blueprint come chiave per il futuro
Fino a ieri, tutto ciò che restava di Heavyweight Champ erano articoli d’epoca, flyer promozionali e frammenti di vecchi programmi TV giapponesi. Non era possibile né giocarlo, né emularlo.
Il ritrovamento dei progetti tecnici originali cambia tutto perchè ci permette di capire come funzionava davvero il gioco, fornisce una base per restaurare un cabinato danneggiato e apre la porta a possibili tentativi di ricostruzione digitale.
L’annuncio
La scoperta è stata raccontata in un livestream su YouTube di oltre un’ora, interamente dedicato alla storia del gioco e al valore di questa ritrovata testimonianza. Un segnale forte: la preservazione videoludica passa anche per l’Italia, e non riguarda solo console e home computer, ma anche quei cabinati che hanno fatto nascere il mito dell’arcade.
Il ritrovamento dei blueprint di Heavyweight Champ è un evento che farà felici storici, appassionati e collezionisti.
Non solo getta nuova luce su un titolo pionieristico, ma alimenta la speranza che un giorno si possa rigiocare questa gemma perduta degli anni ’70.