Boom del Commodore 64 Ultimate: vendute oltre 10.000 unità

Il nuovo C64 Ultimate raggiunge le 10.000 unità vendute. Tra nostalgia, innovazione e community, ecco perché il Commodore 64 è ancora una leggenda.
Il Commodore 64 non vuole proprio saperne di andare in pensione. E a giudicare dai numeri, non siamo certo noi a volerlo: la riedizione Commodore 64 Ultimate, lanciata da un team di appassionati e rilanciata ufficialmente negli ultimi mesi, ha appena superato le 10.000 unità vendute nel mondo.
Un risultato che potrebbe sembrare modesto per le cifre dei blockbuster moderni, ma che nel panorama del retrogaming suona come un vero e proprio urlo collettivo: “Siamo ancora qui!”
Il C64 Ultimate non è solo un giocattolo per nostalgici. È un tributo moderno, curato nei dettagli: design fedelissimo, ma con hardware aggiornato, uscita HDMI, supporto per USB, microSD e Wi-Fi, tastiera pienamente funzionante e una selezione di giochi classici preinstallati. E soprattutto, è compatibile con la stragrande maggioranza del software originario. Insomma, è come tornare nel 1983 ma con il comfort del 2025.
Con un prezzo base di $299 (e una Founders Edition per i collezionisti andata subito esaurita), il progetto ha trovato un pubblico affezionato in tutto il mondo. E questo è solo l’inizio: il team ha già promesso una roadmap di nuovi prodotti per i prossimi quattro anni, tutti ispirati alla linea Commodore.
Ma perché il C64 ci fa ancora sognare?
Per capirlo basta una frase: “Era il computer di casa”. Per molti, è stato il primo contatto con il mondo dell’informatica, dei giochi, della programmazione. Era più di un oggetto: era una porta verso altri mondi, verso l’immaginazione. Era il tempo dei caricamenti su cassetta, delle schermate BASIC, del joystick stile QuickShot che si rompeva al primo Decathlon.
E oggi? In un’epoca dove tutto è sempre connesso, iperrealistico, sovraccarico,il C64 rappresenta un’oasi. Un ritorno a un mondo dove bastavano 8 bit per divertirsi davvero.
Il valore di una community viva
L’operazione C64 Ultimate non avrebbe avuto successo senza una community internazionale di fan, sviluppatori e collezionisti che da anni tengono viva la fiamma. Tra remake, nuovi giochi in stile homebrew, demoscene, e addirittura riviste digitali scritte come negli anni ’80, il Commodore 64 non è mai davvero scomparso. Era solo in attesa del suo momento.
E quel momento sembra essere arrivato, di nuovo.