Un museo viaggiante su quattro ruote: il sogno vintage del Retro Reset Computer Bus

Un vecchio scuolabus giallo trasformato in un museo itinerante dedicato all’informatica d’epoca

È questo l’ambizioso progetto lanciato negli Stati Uniti da un padre e un figlio, appassionati di tecnologia e retrocomputing, che stanno portando in tour per scuole, eventi e comunità locali una collezione funzionante di computer storici degli anni ’70, ’80 e ’90.

Battezzato Retro Reset Computer Bus, il museo ambulante ha già catturato l’attenzione degli appassionati e degli educatori per il suo approccio accessibile e didattico alla storia della tecnologia.

Un laboratorio mobile di memoria digitale

All’interno del bus, restaurato con pazienza e competenza, trovano posto decine di postazioni attrezzate con macchine originali perfettamente funzionanti: Commodore 64, ZX Spectrum, Apple IIe, Timex Sinclair, e altri sistemi oggi rari, ma fondamentali nella storia del personal computing.

Ogni computer è accompagnato da un piccolo pannello esplicativo, software d’epoca e periferiche autentiche. Gli studenti e i visitatori possono interagire direttamente con i sistemi, provare giochi e applicazioni dell’epoca e scoprire come si programmava in BASIC, si caricava un software da cassetta o si accedeva a un terminale.

Un’idea nata dalla passione (e dalla nostalgia)

I creatori del progetto sono James e Jacob Turner, padre e figlio originari del Missouri. Entrambi con un background nell’elettronica e una forte passione per l’informatica vintage, hanno deciso di dare nuova vita a un vecchio scuolabus acquistato all’asta, riconvertendolo in un’esposizione itinerante.

“Volevamo creare un’esperienza educativa, ma anche emotiva,” ha dichiarato James Turner sul sito ufficiale retroreset.org. “Molti adulti rivedono in queste macchine i loro primi passi nel mondo della tecnologia. Per i più giovani, invece, è spesso una scoperta totale.”

Il progetto è interamente autofinanziato e si sostiene attraverso donazioni, merchandising e collaborazioni con scuole e associazioni culturali.

Un museo che va incontro al suo pubblico

Il Retro Reset Computer Bus ha già fatto tappa in numerosi eventi tecnologici, scuole pubbliche e fiere dedicate all’elettronica e al retrogaming. Il calendario dei tour è in costante aggiornamento, con una lista crescente di richieste da parte di istituti scolastici interessati a ospitare l’iniziativa.

All’interno del bus, oltre alla parte espositiva, è stato allestito anche un mini-laboratorio per la riparazione e il restauro di componenti vintage, con dimostrazioni dal vivo su come si sostituisce una ROM, si pulisce un floppy drive o si riporta in vita una tastiera meccanica.

L’obiettivo? Ispirare le prossime generazioni

Oltre alla dimensione nostalgica, l’obiettivo dichiarato del progetto è quello di educare e ispirare. In un’epoca in cui la tecnologia è sempre più astratta, invisibile e immateriale, toccare con mano un computer da 8 bit, vedere una cartuccia inserita fisicamente o scrivere un programma che fa lampeggiare uno schermo ha un potere formativo straordinario.

“Non si tratta solo di ricordare il passato,” spiega Jacob Turner. “Si tratta di mostrare quanto fosse tangibile la tecnologia, e quanto fosse accessibile. Vogliamo far capire ai ragazzi che non devono solo usare i computer: possono anche capirli, smontarli, programmarli.”

Una storia da seguire e da portare in Italia?

L’iniziativa del Retro Reset Bus ha già raccolto l’interesse di media e community internazionali. Non è difficile immaginare che un progetto simile, adattato al contesto europeo, potrebbe riscuotere un grande successo anche in Italia, dove la passione per l’informatica storica e le console vintage è ancora molto viva.

Nel frattempo, il bus continua il suo viaggio, tappa dopo tappa, riaccendendo pixel, ricordi e curiosità.

Per approfondimenti e per seguire il tour ufficiale: www.retroreset.org

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Jennifer

Appassionata di retrogaming, racconta storie di console leggendarie, computer che hanno fatto la storia e giochi che hanno acceso intere generazioni, sempre con un pizzico di nostalgia e tanta curiosità.

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